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Itinerari e percorsi ciclabili

Sono molte le escursioni in bicicletta che si possono fare lungo il litorale di Cavallino Treporti alla scoperta dei suggestivi paesaggi del litorale e dei borghi lagunari di Mesole, Lio Piccolo e Saccagnana o lungo il litorale del Lido di Venezia, percorrendo i Murazzi o i viali alberati di quest'isola di Venezia.


 

Saccagnana, Lio Piccolo e Mesole

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Una passeggiata in bicicletta tra gli estremi lembi di terra sospesi sulla Laguna Nord di Venezia. Tra la terra e il cielo.
Protagonista assoluta è la luce. I lunghi riflessi su queste indecifrabili distese d'acqua.
E poi i colori, le sfumature dell'acqua e del cielo, i rossi e i marroni delle erbe che emergono tra velme e barene.
E' il regno indiscusso degli uccelli il litorale del Cavallino. ancor meglio è addentrarsi tra questi argini in autunno o addirittura in pieno inverno. Il Comune di Cavallino-Treporti è formato da numerose località, le più importanti sono Cavallino, Ca'Ballarin, Ca'Pasquali, Ca'Vio, Ca'Savio, Treporti Lio Piccolo, Mesole e Punta Sabbioni, da dove è possibile traghettare per Venezia. Sono luoghi sensazionali.
All'orizzonte, sospese irrealmente sull'acqua, quasi un miraggio, si vedono le isole di Burano e di Torcello con i loro svettanti campanili.


 

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Il giro cicloturistico che porta a visitare Lio Piccolo e scorci di laguna, può partire da Punta Sabbioni. percorrendo il Lungomare San Felice Fino a  Ca'Savio , superato il ponte si è in breve al vivace borgo di Treporti, con la chiesetta dai due caratteristici campanili, per poi proseguire, si oltrepassa il cimitero e, verso destra, si prosegue fino alla località Saccagnana, con la storica corte rurale del 'Pra', su cui si affacciano una elegante villa rustica e l'antica chiesetta edificata dai primi abitanti dell'isola; L'itinerario si conclude a Lio Piccolo. Al ritorno si può divagare verso i lembi di terra laterali. La strada più interessante è per Le Mesole, dove si trovano un piccolo oratorio ed edifici architettonicamente interessanti. Dappertutto serre e coltivazioni di ortaggi.


 

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In un paesaggio lagunare, caratterizzato dalle valli da pesca. E' la laguna dei lunghi argini che si snodano a separare acque vive e fluenti da acque tranquille e fertili, con abitazioni sparse o raggruppate a formare i nuclei suggestivi abitativi. E' la laguna in cui suoni naturali e profumi giungono al visitatore immutati, come mille anni fa.

  • Mezzo: bicicletta
  • Percorso: Punta Sabbioni - Treporti - Saccagnana - Le Mesole - Lio Piccolo e ritorno
  • Lunghezza: Km 12 per l'andata, Km 9,5 per il ritorno
  • Tempi di percorrenza: 2h all'andata, 1h 40' per il ritorno
  • Viabilità: l'escursione si svolge interamente su strada asfaltata
  • Punti d'appoggio: bar, ristoranti e negozi a Punta Sabbioni, Treporti e Saccagnana; assenti nel tratto Saccagnana - Le Mesole e Lio Piccolo
  • Periodo consigliato: da aprile a ottobre
  • Abbigliamento: il percorso si svolge in un ambiente aperto e ventilato, che impone un abbigliamento adeguato.

 

Lido Pellestrina e Chioggia

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Da Punta Sabbioni partono i traghetti dell’ACTV che imbarcano anche le bici (se ne siete sprovvisti e magari avete deciso di iniziare l’escursione da qui potete rivolgervi al “ Noleggio Bici Punta Sabbioni”): una mezz’ora di navigazione fra vaporetti, motobarche da pesca, vele e gabbiani conduce alla seconda tappa del nostro percorso.

N.B. Non tutti i mezzi di navigazione imbarcano bici, solo sulle più grandi (motonavi) possono salire fino a dieci bici, mentre su moto battelli è a discrezione del comandante e comunque non più di quattro.
Questi gli orari per e da Lido della motonave (Quella grande):

DA PUNTA SABBIONI
8.00 /9.30 / 10.00 / 11.30 / 12.00 / 14.00 / 15.00 / 15.30 / 18.00 / 19.00 / 20.30

DA LIDO
8.59 / 10.29 / 12.29 / 13.29 / 14.59 / 15.59 / 16.29 / 17.29 / 18.29 / 19.29 / 20.29

 

Il Lido di Venezia
Con i suoi hotel di gran lusso e le spiagge di sabbia finissima, è il centro della mondanità turistica celebrata dalla letteratura e dai rotocalchi che spiano la vita di cantanti, attori e altri personaggi, assidui frequentatori del Lido; del resto è qui che si svolge la Mostra del Cinema di Venezia, con tutto il suo clamore e la frenetica attività promozionale. L’atmosfera appare dunque assai diversa rispetto alla prima parte del nostro itinerario, con edifici storici e monumenti che si dividono la stretta lingua di terra, protetti fin dal ’700 contro l’avanzare delle acque dai cosiddetti Murazzi.
Chi vuole dedicare un po’ di tempo alla visita si potrà soffermare sulle chiese di Santa Maria Elisabetta e di San Nicolò (di fronte alla quale giunge il corteo di barche dello Sposalizio del Mare, la celebre rievocazione storica che si tiene nella domenica dell’Ascensione) e sul vicino Cimitero Ebraico, prima di proseguire lungo la pista ciclabile in via di completamento o sui larghi marciapiedi del viale alberato che corre verso sud-ovest. Dallo sbarco basta tenere la laguna a destra, con la vista su Venezia che si protende verso il Lido, e pedalare in direzione di Malamocco, uno dei più antichi insediamenti lagunari, dove si ritrova un ambiente di matrice agreste e marinara; una quindicina di chilometri in sella, sempre su un tracciato completamente pianeggiante, porta ad Alberoni dove si trova l’imbarco per la terza tappa.

 

Pellestrina
Solo, un quarto d’ora di traghetto dal Lido per sbarcare in questa bellissima barena, dove si sente che gli abitanti conservano una chiara identità e un forte spirito isolano: il primo segno, curiosamente, è la scarsità d’auto, quasi tutte lungo la strada asfaltata che costeggia la muro-diga edificata per contrastare le potenti maree invernali. Le case sono di gente vera, che ci vive, con i panni stesi al sole, i ragazzini che giocano a pallone, le chiese con i loro campanili e le barche, tante barche, una lunga fila di pescherecci provvisti dell’arnese che rivolta la sabbia dei fondali e trattiene le vongole, protagoniste dell’economia di Pellestrina e della sua gastronomia tipica. Diversi ristoranti e localini per tutte le tasche offrono i cicheti, il pesce, le vongole in ogni combinazione, con la garanzia che ciò che arriva nel piatto è proprio quello che l’ambiente naturale e l’ingegno dell’uomo offrono al confine tra mare, laguna e valli da pesca. Per gustare il meglio di questa ospitalità ancora genuina, un appuntamento tradizionale ancora molto sentito è la festa della Madonna dell’Apparizione, che si svolge fra gli ultimi giorni di luglio e i primi di agosto.
Esplorare l’isola richiede poco più di una decina di chilometri di pedalata se si sceglie di raggiungere l’Oasi di Ca’ Roman, curata dalla Lipu, che tutela circa 40 ettari di vegetazione dunale ancora integra con un arenile di selvaggia bellezza affacciato sul canale e su Chioggia, un luogo davvero perfetto per assaporare un paio d’ore di relax lontani dalla folla delle spiagge abitualmente battute dai turisti. L’unico piccolo prezzo da pagare per giungere all’oasi è qualche centinaio di metri in sella sul gradino della diga che può essere fastidioso, per i più sensibili, ma è sufficiente smontare dalla bici per far sparire il lieve senso di vertigine. Poi non resta che contemplare l’orizzonte al di là dell’acqua, ovattato dall’evaporazione marina, come fosse sospeso nel tempo e nello spazio: Venezia con la cattedrale e il campanile di San Marco, le grandi gru e i carri-ponte di Chioggia, le inquietanti ciminiere della zona industriale di Marghera e l’azzurra distesa dell’Adriatico aperto, con le grandi navi che viaggiano verso la Croazia e i Balcani.

PleinAir 417 – aprile 2007

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